Dopo il grande spavento causato dal blackout totale sia Spagna che Portogallo ritornano alla normalità.
Tra le tante notizie provenienti dal mondo, spesso (purtroppo) non positive, c’è stata nelle ultime ore anche quella riguardante il grande blackout che ha colpito Spagna e Portogallo. I cittadini (ma anche i turisti) dei due paesi iberici si sono ritrovati in maniera del tutto inaspettata senza poter utilizzare la corrente elettrica; un gigantesco blackout che è durato all’incirca 12 ore e ha causato non pochi disagi, sia nel pubblico che nel privato.

Fortunatamente, intorno alle 6 del mattino della giornata di martedì 29 aprile, il 99,16% della fornitura di energia elettrica spagnola era assicurato; l’interruzione era sostanzialmente iniziata nella giornata di lunedì 28 aprile, intorno a alle 12.33 circa. Anche da Lisbona, hanno fatto sapere che le sottostazioni del servizio nazionale dei trasporti sono state ristabilite, sebbene vista la situazione restino comunque disagi nei trasporti.
Dei momenti concitati per gli spagnoli e per i portoghesi, col blackout che ha avuto ripercussioni anche in Francia e in Groenlandia: ma da cosa è dipeso questo grande blackout?
Blackout in Spagna e Portogallo, le possibili cause e l’esclusione dell’attacco
Secondo quanto riportato da Sky TG24, l’operatore della Rete elettrica spagnola (Ree) avrebbe escluso un cyberattacco; anche per il gestore portoghese Ren pare che attribuisca la causa principale del blackout ad un raro fenomeno chiamato di vibrazione atmosferica indotta, una conseguenza delle variazioni estreme delle temperature in Spagna.

Nel frattempo, anche i leader politici dei due paesi hanno fatto un bilancio di queste ore di emergenza; il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez non ha escluso nessuna ipotesi circa questo blackout, mentre incerti sono anche i tempi per far tornare totalmente alla normalità il sistema. Secondo quanto riportato da Today, poco prima del grande blackout delle 12:33 sarebbero state rilevate due perdite di generazione di corrente in pochi secondi. che il sistema non è stato in grado di assorbire.
Il punto critico pare essere stato localizzato nel sud-ovest della Spagna, che in 5 secondi ha provocato una disconnessione di emergenza. Una situazione davvero particolare, su cui sicuramente gli esperti iberici faranno chiarezza nelle prossime settimane: la priorità, al momento, resta il totale ritorno alla normalità, dopo ore davvero concitate.